Non proverò a contarle. Le vittime di femminicidio del 2014. Ogni donna uccisa è un intero universo che si spegne. Le statistiche dicono cose impressionanti e qualunque sia il criterio da cui prendono spunto, troppo vasto è il numero di donne uccise ogni anno, generalmente da qualcuno che si pensava tra gli affetti più intimi e rassicuranti.
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Uomini e topi e…
Una secolare guerra si combatte tra uomini e topi. Gli uni non gradiscono i secondi ma questi si insinuano dovunque. Sorprende lo stupore e l’orrore con cui ciascuno di noi reagisce davanti alla presenza prevedibile ma insolita di un piccolo topo. Senza considerare che noi, per loro, siamo giganti cattivi. E, soprattutto, dimenticando che la loro pericolosità non viene dalla natura animale che li renderebbe uguali a tanti altri mammiferi e roditori più apprezzati, ma dal nostro continuo lavorio di esemplari brutti sporchi e cattivi del regno animale.
Siracusa: le Latomie, tue, sue…
Siracusa, girovagando nei pressi del mare.
Al giornalaio: “scusi, dove si trova l’ingresso per le Latòmie?”
“Qui di fronte, poco avanti. Per le Lato…mìe!”
Già uscivo, senza più guardare il mio interlocutore. Ma la precisazione, quella sottolineatura sull’accento mi irrita.
“Questione di scelte! io pronuncio alla latina”.
Ma mi ero perso il suo dolce sorriso di anziano, privo di ogni vanità. Bastardo istinto di professore, il mio, che istiga all’inutile contenzioso!
Un attimo dopo che è sbottato fuori, cerco di reprimere l’istinto, torna nella caverna. Risorge il citrullo che conservo con affetto dentro di me e con gratitudine soprattutto. E mi offre la riposta giusta: “Scusi, non sapevo fossero private. E possiamo visitarle?”
Ma ormai è troppo tardi.
La solidarietà fa ancora notizia
Non pensavo che la solidarietà fosse più oggetto di attenzione. Scopro invece un Paese che non solo se ne interessa ma ne è avido, come spinto da una sete profonda. Una consolazione enorme che mi rende più concrete e desiderabili le esortazioni a credere di più in questa Italia ferita ma dal cuore grande. Accade così che un progetto portato avanti con la mia scuola, inserita in un contesto di degrado e grande arretratezza socio-economica, abbia colpito l’opinione pubblica proprio per il circolo virtuso di solidarietà di cui si è nutrito.
L’orgoglio del rompicoglioni
Un amico, in confidenza, mi dice: “sai che voce gira su di te?” Ed io cauto: “non saprei…” “Che sei un rompicoglioni”. Ci resto male. “Quello è un rompicoglioni”. Sapete dove si trova spesso questa espressione? Nelle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche con cui, a tira e molla, le forze dell’ordine e la magistratura inguaiano i corrotti. E sempre, quel modo di dire così colorito, è sinonimo di “persona che non si piega”, non si accoda all’esercito dei lestofanti, corrotti e corruttori, che questo Paese continuano a sbranare con la cieca avidità dei piranha.
L’estetica di Carlo De Benedetti
L’ingiustizia dell’uguaglianza
GrandeFratello: la prova del vuoto assoluto
Va però fatta una precisazione. Girando per il Belpaese, l’impressione di trovarsi davanti a continue manifestazioni di vuoto, relativo ed assoluto, si ricava con facilità ed abbondanza. Ma mancava la prova “scientifica” che dimostrasse che non di impressione si trattasse quanto piuttosto di verità acclarata, dimostrabile e ripetibile.