Non pensavo che la solidarietà fosse più oggetto di attenzione. Scopro invece un Paese che non solo se ne interessa ma ne è avido, come spinto da una sete profonda. Una consolazione enorme che mi rende più concrete e desiderabili le esortazioni a credere di più in questa Italia ferita ma dal cuore grande. Accade così che un progetto portato avanti con la mia scuola, inserita in un contesto di degrado e grande arretratezza socio-economica, abbia colpito l’opinione pubblica proprio per il circolo virtuso di solidarietà di cui si è nutrito.
A parte l’interessamento dei media che sanno dare risalto (con mia sorpresa, ho apprezzato il garbo con cui oggi un’équipe televisiva ha realizzato a scuola dei servizi), mi rende felice l’entusiasmo con cui alunni, ex alunni, gente comune ha voluto esprimere stima per il lavoro che facciamo da sette anni. Questo mi scrive Anna, una nostra ex alunna che mi contatta su facebook: “Salve Preside, che orgoglio averla vista sul tg5 sono stata felicissima e orgogliosa di essere stata una sua alunna… le voglio sempre bene e complimenti, è un mito!!!” Questo il messaggio di un signore che rintraccia la nostra mail di scuola: “Buongiorno, Ho appena visto il servizio al tg5 riguardo al cane Light. Scusatemi ma mi sono commosso e non ho resistito all’impulso di volervi scrivere, penso che gesti di questa portata debbano essere di esempio per tutti, ci tengo a complimentarmi e a esprimere tutta la mia ammirazione e stima. Con la Vostra iniziativa avete dato messaggi di speranza, di umanitá, siete semplicemente dei Grandi Uomini, persone come voi dovrebbero ispirare e portare avanti la nostra societá e insegnare i propri valori al prossimo. Mi auguro che queste cose possano succedere più spesso, perchè di gente come voi l’italia è piena. GRAZIE GRAZIE GRAZIE E ANCORA GRAZIE. SIETE SEMPLICEMENTE MITICI. Vi abbraccio con forza Stefano” Il grazie, intanto, va alle mie collaboratrici che, ciascuna col proprio profilo, hanno contribuito alla riuscita del progetto e soprattutto grazie a Franco, il nostro alunno, che ha lavorato per addestrare Light, il cane donato a Francesca. Unico neo di questa vicenda, è la scomparsa di Simone, il tenero ragazzo palermitano a cui inizialmente era stato destinato Light e che ha dovuto trasformarsi in angelo prima di accarezzare Light, attratto da una Luce di più alto livello… Il mio pensiero va anche a lui.
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