Il rapporto ISTAT sulla povertà in Italia precisa che se il Belpaese è diventato povero, la Sicilia si trova in una condizione di miseria nera. In sostanza, non siamo più straccioni in senso metaforico per il nostro retaggio culturale vile, sprecone e individualista, oggi siamo straccioni anche in senso proprio, letteralmente con le pezze al culo.
Ma, per fortuna, c’è qualcuno che sta meglio di noi e che si preoccupa, provvede al nostro miglioramento. Parliamo, ovviamente, della nostra saggia e virtuosa classe dirigente, composta di persone non avide, non meschine, non ignoranti, non individualiste, non bestialmente attaccate a luride prebende. Avviene così che l’ARS, guidata dal luminoso Giovanni Ardizzone, sveli senza codardia la natura populista degli inviti alla sobrietà che da anni ormai provengono dal governo centrale alle prese con la tirata dei conti dopo decenni di lussureggiante Dolcevita da truffatori (con cui si è addestrato un intero popolo alla falsità e alle ruberie). Con uno scatto di intelligente orgoglio autonomista, dunque, il prode Ardizzone, immaginifico per la sua nota competenza in… ehm… in…, dichiara che la Sicilia, grazie alla sua autonomia, non recepisce automaticamente i tagli agli stipendi dei dirigenti dell’ARS (nella ricca Germania la media stipendiale di un dirigente è pari a 4,27 volte uno stipendio base, nella Sicilia stracciona è pari ad un numero compreso tra 19 e 51 volte lo stipendio base). In sintesi, mentre la gente non sa come campare, in Assemblea i dirigenti, fulgidi di professionalità e luminescenti di autentica solidarietà umana, si regalano perle da appendere al collo come ornamento e sigillo del loro valore più profondo, dando a noi l’immagine che meritano e fissando il ricordo che da qui all’eternità avremo di loro e della loro presenza su questo difficile angolo di paradiso terrestre. A tutti loro, il nostro grazie e i nostri migliori auguri con la speranza che tanto pubblico denaro, così ingurgitato, non debba mai, proprio mai, essere speso per medicine salvavita.
Che tristezza … e che vergogna. Davvero non volevano questo, i costituzionalisti del 1948, quando la Sicilia divenne, assieme a qualche altra, una regione autonoma …
Buona estate.