Con il culo al posto della testa

La retribuzione dei dirigenti italiani è fuori dalla media mondiale, occupa infatti il vertice di una assurda corsa ai compensi più ricchi e segna un meritato punto a nostro favore nella caccia alle medaglie per le eccellenze del Mondo alla Rovescia. Il risultato è ancora più spettacolare se si considera che è stato ottenuto non dal paese più ricco, ma da un territorio etichettato dall’Unione europea come “largamente svantaggiato”. Insomma, è come se rivendicassimo il diritto di scambiare il culo con la testa.

Il calcolo della media, va però precisato, risente di un dato nascosto che modera il risultato ottenuto dall’Italia che altrimenti avrebbe conferito un maggiore distacco ai due o tre miserabili inseguitori, Gran Bretagna Nuova Zelanda Austria, che si affannano per conquistare il secondo posto appena. Si tratta della retribuzione dei dirigenti scolastici che, essendo essi inseriti nel conteggio della media dei dirigenti D2, di seconda fascia, abbassa purtroppo di qualche punto la sfarfallante performance del Belpaese del Mondo alla Rovescia. Essendo arcinoto che i dirigenti scolastici sono i pezzenti di quel reame di magna-magna che fa della burocrazia dirigente un vistoso “fiore all’occhiello” – in inglese “handicap” – dello sviluppo e del cambiamento italiano, ecco che ancora una volta questi poveracci della scuola con la loro miserabile retribuzione annua, pari neanche alla metà di quella di uno sfolgorante e superdotato usciere del Senato, appannano la esemplare prestazione dei nostri super burocrati.
Come se non bastasse, è di questi giorni la notizia secondo cui i super burocrati italiani dovrebbero in futuro dimostrare di avere le competenze per il loro lavoro e, cosa ancor più fastidiosa, dimostrare di avere ottenuto risultati misurabili durante il periodo in cui percepiscono laute prebende. Il loro sindacato, infatti, ha respinto con forza ed una nota di biasimo l’iniziativa di alcuni parlamentari che propongono un tetto massimo di retribuzione pari al compenso del Presidente della Repubblica. La risposta unanime è stata: ma perché, il Presidente chi mi rappresenta?
I lettori sono invitati ad avviare raccolte di denaro, iniziative di sostegno morale, sit in e proclami di solidarietà. Siamo convinti che gli italiani, gente di cuore, non negheranno il loro sostegno. Tanto, ormai, nel nostro Mondo alla Rovescia, abbiamo tutti il culo al posto della testa…

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