L’ingiustizia dell’uguaglianza

Chi non ricorda la celebre frase “La legge è uguale per tutti”? Verrebbe di condividerne subito il contenuto ma guardando bene alla deriva furbetta che ha preso la cultura sociale italiana degli ultimi cinquant’anni, non si può non esprimere delle riserve. L’uguaglianza, infatti, è un concetto filosofico, uno di quelli importanti che fondano per esempio, l’idea stessa di democrazia.

Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, questo il senso della frase ricordata che campeggia in tutti i tribunali. Per tale ragione vanno entrambi in galera, sia il disperato che ruba per mangiare sia il ricco che ruba per avidità. Una questione di giustizia. E però si inorridisce all’idea che i due furfanti debbano pagare una medesima pena. Ci si aspetta cioè che il disperato stia poco in galera e il ricco tanto tanto… – sorvoliamo sugli episodi numerosi che ci ricordano che troppo spesso i ricchi in galera neanche ci mettono piede. Ricordiamo invece che per ottenere una “uguaglianza” che sia veramente “giusta” occorre fare intervenire un altro concetto, quello di “equità”. In questa maniera, colui che è ladro per sopravvivenza riceve una pena minore mentre l’ingordigia del ricco truffatore deve essere punita con mano più pesante.
Nella vita di tutti i giorni, però, questa equità è bella che dimenticata. Se prendete l’autostrada, in Italia pagherete la stessa cifra sia che vi troviate in macchina che in moto, nonostante questa occupi meno spazio, sia meno inquinante e consenta al massimo una divisione della spesa per due, che è il numero massimo di passeggeri che può trasportare. Una bella ingiustizia. Per i più attenti, sottolineo ancora che il pedaggio resterà il medesimo tanto per la Ferrari quanto per la Fiat Punto e ciascuno comprende quale differenza vi sia. In Europa si applicano tariffe differenziate, come avveniva anche in Italia ma solo fino al 1989…
Gli esempi posso centuplicarsi, ognuno ne avrà a portata di memoria. Resta l’amara considerazione che attraverso l’uguaglianza nella nostra realtà persistono mille forme di ingiustizia, proprio perché applicata alla lettera e senza il sano giudizio che, come abbiamo visto, è frutto dell’equità. Per ciò sarebbe ora che nei tribunali si aggiungesse una chiosa alla celebre frase:
LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI MA CON EQUITA’

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