I due marò e le nozze indiane
Di pochi giorni fa la notizia di un matrimonio da Mille e una notte a Firenze. Una coppia di giovani indiani, figli di gente chissà come e perché ricca oltre ogni criterio di decenza, ha sperperato una cifra faraonica per il capriccio di sponsali maestosi nella bella cornice del capoluogo toscano. Ci si erano dati il primo bacio durante un viaggio precedente e lì hanno voluto suggellare.
Generazione Erasmus: l’esempio dei giovani
Sul Corriere della Sera di oggi 26 novembre, a pagina 29 leggo un articolo di Orsola Riva che così intitola: “Italia ultima per numero di laureati”. I risultati del rapporto OCSE “Education at a guance” danno all’Italia l’ennesimo triste primato in una classifica che osserva i 34 paesi più industrializzati al mondo. E guardando al rapporto tra PIL e investimento nell’università, la situazione non è dissimile, ci collochiamo al quartultimo posto. L’articolo poi spiega che le nostre università sono ancora troppo legate a modelli di insegnamento troppo teorici e denuncia il ritardo dei nostri atenei in tema di organizzazione, specie guardando agli insufficienti livelli di stage e raccordi col mondo del lavoro. Ma il boccone amaro si manda a malapena giù quando si apprende che nonostante gli sforzi enormi sostenuti da chi comunque una laurea la persegue, i laureati hanno davanti un tasso di occupazione di un punto percentuale inferiore a quello dei diplomati (62% contro il 63%).
Peppa a Cannunera
Sicily Spoon River è il titolo di una mia raccolta di liriche dedicate a personaggi siciliani ormai dimorati nell’aldilà. Possono essere eroi della lotta alla mafia, filosofi dell’antichità, protagonisti della storia locale e personaggi del volgo, tutti caratterizzati da un tono ilare, disincantato, ironico, tagliente a volte ma sempre distaccato ormai dalla realtà del mondo terreno. Seguendo l’ispirazione di Edgar Lee Master, si svolge così un percorso che restituisce dignità ad un popolo troppo spesso prono.
Su youtube lo Spoon River dedicato ad una figura eroica del Risorgimento isolano. Non a caso, una donna.
Al seguente link:
Charamsa? Preferisco Paolo Bonolis…
Oltre la Lingua… evocazioni de la Invincibile Armada
Non v’ha dubbio che la lingua sia cultura, giusto nel senso che la riflette, la esprime, la svela. Mi viene in mente mentre mi trovo alla fermata della metropolitana, a Madrid. L’orario è di quelli in cui trovi poca gente e non c’è niente da guardare, niente che attiri la tua attenzione se sei libero dalla fatalità del cellulare, si intende. Così lo sguardo si fissa sul tabellone:
4 minuti. Un’attesa breve, ma questa volta non sono neanche tentato di fare una delle solite ramanzine sulle incapacità organizzative italiane. Ovviamente controllo che il cartello dica la verità e seguo il tempo con il mio orologio. Finché il cartello cambia e mi sorprende al punto che dimentico di verificare l’esattezza:
Cosa c’è di tanto curioso? Semplicemente che qualcuno abbia elaborato questa frase. In tempi di sopraffazione a opera della sintesi, della brevità assoluta, della polverizzazione della curva dell’attenzione, del minimalismo critico, del disimpegno assoluto, della povertà linguistica, della balordaggine informatica, ecco che sul display della metropolitana madrilena qualcuno si concede il tempo/lusso di dire con enfasi ed eleganza che: le carrozze di cui si compone questo bel treno moderno, complete di guidatore e passeggeri, stanno facendo il loro ingresso in stazione!
Gli americani avrebbero liquidato la cosa con un semplice “Coming” o “Arriving” e pure noi italiani, ormai preda e prigionieri di chiunque lo desideri o gli necessiti, ormai incapaci di comprendere la differenza tra tolleranza e resa, tra identità e prepotenza, noi stessi avremmo scritto “In arrivo”, (perciò mi riprometto di controllare le metropolitane di Roma e Milano).
Gli spagnoli, no, o, almeno, i madrileni, quelli della capitale. In ossequio a un passato glorioso che non rifiutano e che non ostentano – errori entrambi invece praticati con vanaglorioso successo in Italia e soprattutto dal meridione d’Italia – mantengono un piacere per quel concetto di abbondanza che tanto ha caratterizzato la loro identità da offrire al mondo il Barocco a perpetua memoria. Così, quando vi troverete a Madrid, in attesa della metro, non lasciatevi distrarre dalle inezie della contemporaneità e sentitevi importanti, non starete aspettando inutilmente, presto, prestissimo, in pochi minuti, dal buio del tunnel spunterà un glorioso treno, emulo delle galere spagnole della Invincibile Armada che annuncerà il suo trionfale ingresso in quel porto sotterraneo: va a effectuar su entrada en la estacion, per portarvi a destinazione!
Del senso del brutto
Il coraggio e l’incoscienza
Ascolto ed osservo quel che accade in questo tempo e in questo paese. E penso che: il coraggio sta sempre nei paraggi della sofferenza, la gioia invece offre una sponda all’incoscienza.
50 sfumature di mediocrità
Finalmente ho visto 50 Sfumature di grigio. Ho difficoltà a trovare un film altrettanto stupido e malfatto. Malfatto al punto di mostrare errori grossolani come nella sequenza del primo meeting dei due protagonisti nella stanza rossa dei giochi. Un tentativo non riuscito di climax rovinato dalla inettitudine del montaggio che non si avvede di riproporre Christian vestito dopo che si era spogliato e già inoltrato nell’intimità di Anastasia.
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Migranti: tra accoglienza e colonizzazione
