Le banche della guerra

L’etimologia della parola Banca è interessante: si tratta, infatti, della forma femminile del termine “banco” che, secondo la documentazione storica attestata, era il luogo in cui si dava la paga ai soldati. Da lì, la parola prese una strada che la portò a occupare un posto centrale nella dimensione del commercio e degli scambi di merci, affari, valute e denari. Noi la conosciamo sotto questa veste.

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Un antidoto alla globalizzazione: realtà locali e internazionalizzazione

Ho già avuto modo di dire che la tendenza alla globalizzazione che così fortemente caratterizza il mondo contemporaneo non è da intendersi come una chiave di lettura della modernità quanto piuttosto come il male, il carcinoma della contemporaneità. Diverso è il discorso relativo all’internazionalizzazione. L’apertura alle relazioni con gli altri paesi favorita dalla diffusione dei mezzi di comunicazione e dall’accessibilità di questi come dei mezzi di trasporto, consente il superamento delle barriere locali che un tempo definivano vari gradi di provincialismo ai quali sempre si potevano ricondurre le forme di chiusura, di autocrazia, di autoreferenzialità, di protezionismo, di estraneità, di diffidenza nei confronti dell’altro.
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La globalizzazione: concetto o carcinoma?

Della contemporaneità si registra una caratteristica sulla quale tutti concordano: la globalizzazione. È però singolare che tale definizione, assunta a “concetto” rappresentativo di un’epoca – la nostra – sia passata in giudicato senza alcuna reale discussione sul suo valore e, dunque, sulla sua rispondenza. Vorrei provarci seppure in via preliminare in vista di ulteriori riflessioni.

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Il nuovo che avanza…

Qualche giorno fa Bersani ha lanciato la candidatura di Rita Borsellino a sindaco della città di Palermo. E prontamente si è passati al diktat. Tecnicamente: un’ingerenza della direzione centrale di un partito con sede a Roma e leader romagnolo che “decide” cosa è giusto per il capoluogo della Sicilia. Nel frattempo cos’era accaduto? Già da qualche settimana, si erano registrate fibrillazioni pre-elettorali dalle quali sono spuntati alcuni nomi. I soliti dei soliti noti. Con una novità:

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Il cambiamento

Provengo da una scuola di pensiero secondo cui il massimo dell’astrazione consente il massimo della concretezza, ragione per la quale teoria e prassi sono necessariamente complementari e non alternative come si tende a sostenere da più parti. Così, ragionando del cambiamento, vorrei dire preliminarmente due cose: il cambiamento è una dinamica che apre al nuovo. Parlando del nostro tempo e della nostra società, associamo il cambiamento al nuovo, ovvero ai giovani, al futuro. Questa è la prima cosa. Leggi tutto “Il cambiamento”

La nuova formazione…

Da mesi si trascina la querelle tra gli enti di formazione professionale e la Regione Sicilia. Dopo il solito canovaccio di scioperi, sit-in, aggressioni, dichiarazioni e smentite, tavole rotonde e comunicati stampa, ora si è aperta la stagione della caccia… al ladro. Quello che in tanti hanno già appurato e denunciato, adesso è scritto sui verbali dell’Ispettorato del Lavoro e, per restare nell’ambito della metafora venatoria, adesso sono volatili per diabetici. In pieno contrasto con quanto disposto da una legge specifica del 2008, gli enti di formazione hanno infatti assunto altro personale non altrimenti reperibile né entro l’organico del proprio ente, né presso i concorrenti. Inutile chiedersi perché.

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Luisa Corna santa subito

18 settembre 2011, “Festa della Lega”, che già di per sè sarebbe un controsenso perchè la festa, ritualmente e simbolicamente, scioglie (ruoli, compiti, significati, etc.) e non Lega. Ho sentito le ultime dichiarazioni di Bossi che evoca il pericolo del fascismo e chiama in adunata i popoli della Padania per la secessione. Tecnicamente un altro controsenso se si pensa alla retorica fascista e alla sua idiota e farneticante ideologia. Ma questo per chi ha cervello per comprendere le contraddizioni.
La sola conclusione che se ne può ricavare, seppure ancora una volta triste e desolante, è che se nel Paese nessuno ha le pal… per arrestare chi incita allo smembramento dell’Unità nazionale, mentre si è ancora dentro il 150° anniversario della inutilmente celebrata Unità d’Italia; se nessuno in questo confuso e disordinato Paese ha le pal… per fare tacere un violento fratricida, ingrato del sangue versato dai suoi come dai nostri avi; se nessuno nel Paese tra i più corrotti al mondo ha le pal… per disinnescare un ordigno mal parlante che col proprio figlio ha dato l’esempio di come il bene pubblico gli stia sulle pal…;
allora vogliamo Luisa Corna santa subito! Lei, come il colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, almeno ci ha provato…
(articolo apparso nel sett 2011 su: www.ilvespro.it)

Tagliare posti di lavoro per contenere i costi della politica? No, grazie

Tempo di crisi, persino i politici studiano forme di contenimento dei costi della politica. Naturalmente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare della burocrazia. Lo Stato, infatti, si accinge a dimezzare il numero dei consiglieri dei comuni medi e piccoli. La Regione Sicilia dovrà recepire con legge propria e così la burocrazia… Leggi tutto “Tagliare posti di lavoro per contenere i costi della politica? No, grazie”