La solidarietà fa ancora notizia

Non pensavo che la solidarietà fosse più oggetto di attenzione. Scopro invece un Paese che non solo se ne interessa ma ne è avido, come spinto da una sete profonda. Una consolazione enorme che mi rende più concrete e desiderabili le esortazioni a credere di più in questa Italia ferita ma dal cuore grande. Accade così che un progetto portato avanti con la mia scuola, inserita in un contesto di degrado e grande arretratezza socio-economica, abbia colpito l’opinione pubblica proprio per il circolo virtuso di solidarietà di cui si è nutrito.

Leggi tutto “La solidarietà fa ancora notizia”

L’orgoglio del rompicoglioni

Un amico, in confidenza, mi dice: “sai che voce gira su di te?” Ed io cauto: “non saprei…” “Che sei un rompicoglioni”. Ci resto male. “Quello è un rompicoglioni”. Sapete dove si trova spesso questa espressione? Nelle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche con cui, a tira e molla, le forze dell’ordine e la magistratura inguaiano i corrotti. E sempre, quel modo di dire così colorito, è sinonimo di “persona che non si piega”, non si accoda all’esercito dei lestofanti, corrotti e corruttori, che questo Paese continuano a sbranare con la cieca avidità dei piranha.

Leggi tutto “L’orgoglio del rompicoglioni”

Il Paese dei ladri si chiama ITALIA

Sono nato negli anni Sessanta, troppo piccolo per capire il famoso e rimpianto Boom economico. L’unico economico, gli altri boom sono stati sempre di paura e sgomento. Nei Settanta ho vissuto l’austerità della crisi petrolifera.
Negli Ottanta ho faticato a causa della bolla del rampantismo, dello yuppismo che non era più yuppi du yuppi du ma una forma estesa del noto gioco “a fotti compagno”. Nei Novanta ho sofferto per la crisi politica internazionale. Nei Duemila ho stretto la cinghia per la crisi delle banche. Nei Duemiladieci sto ancora stringendo la cinghia per la globalizzazione, l’ira funesta dei mercati, l’ingordigia fanatica della finanza, la vigliaccheria dei politici, l’ignoranza del paese. Se tutto va bene, sopravviverò fino agli anni Trenta o Quaranta, ma così sfinito da questa serie infinita di ristrettezze che me ne andrò maledicendo non il mondo ma i suoi abitanti e chissà se poi il buon Pietro mi accoglierà con comprensione o mi dirà di attendere, stringere la cinghia, sperare nel nuovo corso…

Leggi tutto “Il Paese dei ladri si chiama ITALIA”

L’estetica di Carlo De Benedetti

Su De Benedetti si dicono molte cose, altre non le sapremo mai. Per vent’anni ci siamo abituati a crederlo vittima di un Berlusconi imprenditore troppo disinvolto e recentemente si è vociferato di una sua sotterranea regia delle crisi di governo italiane, compresa la defenestrazione di Letta e la sua sostituzione d’imperio con Renzi. Ma queste sono chiacchiere. Forse…

Leggi tutto “L’estetica di Carlo De Benedetti”

L’ingiustizia dell’uguaglianza

Chi non ricorda la celebre frase “La legge è uguale per tutti”? Verrebbe di condividerne subito il contenuto ma guardando bene alla deriva furbetta che ha preso la cultura sociale italiana degli ultimi cinquant’anni, non si può non esprimere delle riserve. L’uguaglianza, infatti, è un concetto filosofico, uno di quelli importanti che fondano per esempio, l’idea stessa di democrazia.

Leggi tutto “L’ingiustizia dell’uguaglianza”

La città ludica

Lanciamo un appello, di quelli che cadono nel vuoto che, beninteso, è sempre una colpa. La città è uno spazio degradato per concetto: preminenza dell’utile sul gradevole, dell’economico sul sentimentale, prepotenza dei forti sui deboli, cura del privato e scempio del pubblico, disinteresse per il bene collettivo e difesa feroce e fraudolenta dell’interesse dei singoli. In questa latrina vive la maggior parte di noi.
Persino la Sicilia, afflitta da mali preistorici che nelle grandi città come Palermo e Catania assumono forme devastanti, registra aree di relativo benessere e piacevolezza, luoghi ameni con persone socievoli. Il luogo comune che vorrebbe alcuni popoli caratterizzati dalla più stupida insignificante e mistificante delle qualità, la solarità, non è che una dabbenaggine per imbecilli ed impostori. La verità è che nelle città esistono la competizione come forma accettata di odio e l’odio come forma diffusa di insofferenza verso gli “altri”. In questa cloaca di malessere che frigge le anime e spappola le menti, si potrebbe però vivere con ben altri standard di qualità. Ci sarebbe da condividere l’idea della città ludica, intesa come luogo in cui “cambiare verso” alla quotidianità che la distingue da tutti gli altri posti.

Leggi tutto “La città ludica”

GrandeFratello: la prova del vuoto assoluto

In fisica, il vuoto è l’assenza di materia in un volume di spazio. Grazie alla scienza, sappiamo che la condizione di vuoto perfetto non è ottenibile in laboratorio e non è mai stata osservata in natura. Fino ad oggi. 
Va però fatta una precisazione. Girando per il Belpaese, l’impressione di trovarsi davanti a continue manifestazioni di vuoto, relativo ed assoluto, si ricava con facilità ed abbondanza. Ma mancava la prova “scientifica” che dimostrasse che non di impressione si trattasse quanto piuttosto di verità acclarata, dimostrabile e ripetibile.

D’Alia, l’assenteismo pubblico e i soliti… Casini

Il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha emanato a marzo “Disposizioni urgenti” di razionalizzazione del regime che consente le assenze del personale per visite specialistiche e terapie. Scopo dichiarato: “contrastare il fenomeno dell’assenteismo nelle amministrazioni” pubbliche. Analizziamolo.

Leggi tutto “D’Alia, l’assenteismo pubblico e i soliti… Casini”

Con il culo al posto della testa

La retribuzione dei dirigenti italiani è fuori dalla media mondiale, occupa infatti il vertice di una assurda corsa ai compensi più ricchi e segna un meritato punto a nostro favore nella caccia alle medaglie per le eccellenze del Mondo alla Rovescia. Il risultato è ancora più spettacolare se si considera che è stato ottenuto non dal paese più ricco, ma da un territorio etichettato dall’Unione europea come “largamente svantaggiato”. Insomma, è come se rivendicassimo il diritto di scambiare il culo con la testa.

Leggi tutto “Con il culo al posto della testa”