Santuzza bedda pènsaci tu…

Torna sempre il tempo delle elezioni… persino da lontano se ne ode l’eco. Facebook rimbalza toni aspri e melliflui, opinioni di chi si sente ancora in grado di votare con sicurezza, chi si ritiene offeso, chi loda la democrazia rappresentativa e chi rappresenta lo sfacelo della sua natura. Niente è più indicativo di un paese del clima in cui avvengono le sue elezioni. Da noi, ovunque, regna sovrana la confusione.  A me, giusto per non avvilirmi più di tanto, è tornata in mente una lettera che scrissi tempo fa su un blog cittadino chiedendo l’intercessione della sola presenza costante e animata di buone intenzione che Palermo, una città che non si è fatto mancare nemmeno i sindaci mafiosi, abbia mai avuto: la Santuzza Bedda.

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Vino rosso contro l’Alzheimer

C’è da riflettere. Un gruppo di ricerca italiano ha scoperto dove risiede l’origine di uno dei mali che più fa paura: l’Alzheimer. Una malattia che comporta una odiosa frammentazione, un penoso smarrimento dell’identità che colpisce tanti anziani (prima o poi tutti diventiamo anziani). Improvvisamente comincia uno scivolamento della coscienza che sempre più si allontana dal sé e dagli altri per rifugiarsi in un limbo acquoso che aritmicamente cambia confini ed approdi, sempre precari e temporanei. Una patologica palingenesi all’incontrario che approda ad una nebulosa entropica in cui niente ha più un posto assegnato ed ogni riferimento svanisce.

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Theresa May e il partito dei cretini

Theresa May: in Arabia Saudita senza velo, brava! D’altra parte, per rispetto alle nostre usanze, forse che gli arabi da noi si tolgono il velo? Solo un cretino può pensare di concedere un parco per consentire ad un arabo in visita in Italia di stare in tenda come nel suo deserto, solo un altro cretino può consentire che vengano velate le statue della nostra cultura classica in occasione della visita di qualche arabo e sempre un cretino si preoccupa di mettere la foglia di fico alle statue di quella meraviglia che è lo stadio dei Marmi di Roma in occasione di giochi internazionali. Perché c’è una differenza tra la tolleranza rispettosa e l’ignoranza prona. Ma i cretini, partito di maggioranza assoluta e trasversale, non la capiscono.

Per un aiuto ai giudici

Ho provato ad adoperare i consigli del Santo Padre che recentemente ha scritto un documento con cui esorta chi fa informazione a dare le notizie sforzandosi di sottolineare il Bene. Un modo per togliere centralità al Male che in quest’epoca e in luoghi confusi come l’Italia, ha troppo spesso il monopolio della cronaca quotidiana. Ma se provo, non ci riesco. La sequenza di azioni violente di ogni tipo è disarmante. Mi chiedo se riusciamo più a vederci come ci percepiscono gli altri che, stando fuori, non restano indifferenti e certamente non smettono di giudicarci. 

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La solitudine dei prof nelle scuole “difficili”

La solitudine dei prof nelle scuole “difficili”. L’articolo integrale su Repubblica Palermo 4-3-2017

Chi, in questa città oberata di periferie abbandonate, può dirsi stupito del blitz delle Forze dell’Ordine nel ghetto dello ZEN? E chi se la sente di mostrarsi inorridito per le dichiarazioni di una donna: “Gli sbirri hanno portato via il padre a mio figlio” (Repubblica del 2-3/2017).  Leggi tutto “La solitudine dei prof nelle scuole “difficili””

GILDA e la violenza subliminale

Qualcosa non mi ha mai convinto nel mondo della scuola. Un mondo pieno di luoghi comuni e interessi sotterranei. Il solo luogo comune che mi sembra abbia diritto di cittadinanza, parlando dei servitori dello Stato che con varie funzioni lavorano nella scuola, è quello che recita: siamo tutti nella stessa barca. Evidentemente qualcuno lucra attraverso azioni costanti ed opache, ma sempre travestite di rivendicazionismo, sulle innumerevoli iniziative ed interventi guidati però dal principio: divide et impera.

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Quando si dormiva “a testa e piedi”

C’è un ricordo della mia infanzia che ogni tanto mi torna in mente. Mio padre dirigeva a Ragusa la scuola professionale agraria della Regione Sicilia. In famiglia eravamo in tutto cinque allora, l’altra sorella sarebbe venuta una decina d’anni più tardi, quando quella pagina di eccellenza dell’Amministrazione regionale si era già chiusa in nome di una confusione che via via avrebbe smontato tutto ciò che funzionava per sostituirlo con carrozzoni elettorali di efficienza vagamente terzomondista.  Leggi tutto “Quando si dormiva “a testa e piedi””

La calunnia sui DS: quel fatto quotidiano…

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Da Dirigente scolastico mi capita spesso di lamentarmi insieme ai colleghi del poco credito che ci viene riconosciuto in società, nonostante il nostro duro e malpagato lavoro. Non se la passano meglio altre categorie, i politici anzitutto ma anche i giornalisti, compresi quelli che semel in anno… si occupano di scuola. Ve ne sono alcuni, per esempio, che invece di compiere uno sforzo di documentazione, come richiederebbe il lavoro di chi informa i lettori, scelgono la strada facile facile del pettegolezzo. Si prende una notiziola, la si usa come exemplum e si trascina una categoria di migliaia di persone nel baratro del pubblico ludibrio. Giornalmente assistiamo a situazioni in cui l’incapacità di leggere nel contesto i fatti di cui si discute – o, peggio, la disonestà finalizzata a perseguire interessi sotterranei – creano casi giornalistici sfarzosamente incardinati su un vuoto, che generalmente è un vuoto di pensiero del giornalista di turno. Di solito la risposta rassegnata è che i giornalisti farebbero qualunque cosa pur di vendere qualche copia. Si sa, infatti, che in Italia i giornali sono in crisi da tempo, non si vendono, non si leggono. E la colpa, secondo tanti di loro, sarebbe sempre della scuola che non fa bene il suo lavoro o del Governo che non sostiene abbastanza l’editoria (espressione che però da intendersi come sinonimo di: finanziamento).  Leggi tutto “La calunnia sui DS: quel fatto quotidiano…”

I dirigenti invisibili

C’era una volta il Preside. Poi vennero i Dirigenti scolastici. In Italia accade spesso che si cambino nomi, sigle, titoli. E cosa in realtà accada, dietro i nomi nuovi, le sigle reinventate, i titoli rinnovati, è noto dai tempi di Tomasi di Lampedusa… e forse accadeva da prima.

Per fortuna c’è qualcosa che dà continuità a queste figure del mondo della scuola: erano sconosciuti prima e lo sono rimasti dopo. Il Governo non ha mai saputo chi fossero, nel senso che non hanno mai saputo rispondersi alla domanda preliminare di ogni riforma o riformetta, su chi deve essere e che ruolo deve avere il Preside/Dirigente scolastico Leggi tutto “I dirigenti invisibili”

POGROM (mattanza) – lo spettacolo serale

Un filo rosso corre dallo sterminio nazista allo stragismo mafioso, passando per il presidio di identità di Sé e rispetto dell’Altro che silenziosamente, tenacemente tengono i libri di una biblioteca in procinto di smantellamento…

In scena al Teatro Crystal, Palermo. Autore e regista Giampiero Finocchiaro.

Progetto musicale del compositore Maurizio Bignone.

Regia immagini Marco Candela.

Foto di scena di Turi Angilella.