Sulle tue gambe. Lettera ai miei alunni sulla mafia verrà presentato al Festival di Letture che ogni anno si tiene ai Giardini di Castel Sant’Angelo
L’appuntamento è per la sera del 23 luglio, ore 21.00, ROMA
Intervista all’Autore di Patrizia De Rossi di RadioCittàFutura
Interviene il giornalista esperto di mafia e dintorni, Lirio Abbate.
Dei siciliani si dicono tante cose, si tace che è un popolo vile. Il sacrificio di alcuni eroi non è nulla finché dura l’indolenza dei tanti. A questa colpa può seguire il riscatto, se solo sapremo prendere consapevolezza delle viltà quotidiana di cui siamo partecipi
A Tindari, al Teatro dei due mari, per la stagione 2010 si rappresenta la tragedia “Gli Atridi”. Viene proposta in una lettura che permette un parallelo con le logiche tipiche della famiglia in senso mafioso. Ciò che mi stupisce sempre è la dolorosa ed abissale differenza che c’è tra i valori di solidale coraggio in uso tra gli antichi e il disvalore della vigliacca connivenza in uso tra la nostra gente. Se poi penso che i mafiosi conniventi e omertosi si credono uomini…
può dirsi unita un’Italia che non sa dare certezza al suo diritto?
può darsi unità all’Italia se non si sa dire con certezza alcun diritto?
Michele è il secondo genito di una famiglia di bastardi, gente che vive sulla disgrazia degli altri, come i parassiti, i virus, le larve letali. Viene considerato “strano”, una pecora nera. Perché lui non si adegua. Non ci sta.
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TG% di oggi a ora di pranzo (come quasi ogni TG), in successione:
– notizia del killer di 130 donne
– notizia dell’omicidio di Garlasco
– notizia dell’omicidio della ragazza ritrovata nella soffitta di una chiesa
– notizia dei ragazzi bene di Rimini che hanno dato fuoco a un povero cristo
– notizia dei rumeni che hanno violentato a raffica
Pensieri:
– il killer dovrbbero affidarlo ai familiari delle vittime predisponendo per loro gli strumenti di cui avessero bisogno;
– tra vent’anni si scoprirà troppo tardi che il vero colpevole era l’innocente che sembrava colpevole ma fu dichiarato innocente perchè era colpevole di innocenza…
– tra dieci anni nuovo format televisivo intitolato “CC. Crimini e Chiesa” condotto da una diciassettenne nuda che sa ridere;
– la prossima edizione del “Grande Imbecille” offrirà un reality tra ragazzi bene disposti a stuprarsi davanti alle telecamere per il premio di 100.000 euro più una carriera di successo in tivù;
– la stagione successiva del “Grande Imbecille” sarà aperta, per par condicio, anche ai rumeni e altri extra comunitari.
Poi, mi è passato l’appetito…
Abbiamo dimenticato la vergogna, quel sentimento capace di rigenerare l’uomo che abbia sulle spalle e nel passato una colpa anche grave. Avverto il bisogno di dire, dunque, che la vicenda dei Ciancimino potrebbe essere un’occasione per tutti, di rinascita ovviamente.
Prenderò spunto da un episodio accaduto a Palermo ma che, per la sua normale eccezionalità, risulta estendibile a tutto il comprensorio urbano del capoluogo e agli stili di vita spesso incivile che impone.