Accordo MIUR-sindacati, su cosa ci si accorda…

In data 29 dicembre è stato siglato un accordo tra il nuovo Ministro e le parti sindacali (http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs291216bis).

Il comunicato stampa riporta un commento del neo Ministro – sul quale all’indomani della nomina sono piovute critiche per le false dichiarazioni rilasciate circa il proprio curriculum di studi – che afferma: “Quella siglata oggi è un’intesa a favore della scuola. Abbiamo avviato un percorso di responsabilità e serietà che mette al centro il funzionamento del nostro sistema di istruzione”. Leggi tutto “Accordo MIUR-sindacati, su cosa ci si accorda…”

Nuovi nomi al MIUR

Quando da ragazzini si giocava a pallone per strada, due capitani formavano le squadre chiamando a turno. Accadeva che il gruppo fosse dispari. L’ultimo, quindi, era sempre quello ritenuto più scarso. Il più spavaldo lo regalava all’altro capitano che a volte, se l’ultimo rimasto era proprio schiappa, si lamentava. Così non si sapeva che farne fino a quando un moto di compassione non spingeva uno dei capisquadra a tenerlo con sé. Solitamente a questo punto gli intimava con autorità: però tu stai in difesa e non ti muovi da davanti la porta. Insomma l’ultimo era quello che aveva un sacco di vincoli, nessuno lo voleva e se proprio doveva far parte di una squadra, non doveva pretendere nulla e accontentarsi di stare sulle retrovie, più fingendo di giocare che rischiando di partecipare per davvero e con ciò facendo rischiando anche di fare arrabbiare i più titolati compagni di squadra e di fare ridere gli avversari, l’opposizione…

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Io sono mio figlio

Credo che la felicità sia sopravvalutata. Mi spiego. La ricerca della felicità è sacrosanta, ognuno deve tentare la propria strada per inseguirla, raggiungere, il più possibile. La sopravvalutazione di cui parlo è nella stima che ciascuno conferisce alla felicità stessa. Si eredita in generale un’idea smodata di felicità, nel senso che la si ritiene una condizione di estasi, sublime al punto da cancellare ogni dolore, ogni stanchezza, ogni amarezza. Non ci credo. La felicità mi pare altro che questo ingombro che la cultura deposita nel nostro inconscio. Leggi tutto “Io sono mio figlio”

Corsi di formazione in tecnica del furto

In Italia si ruba. La dico come semplice constatazione di fatto. La rilevo come dato culturale, così se ne possono trarre conseguenze che acquistano una certa logicità. Sarà che abbiamo una densità criminale elevata e in costante crescita – come dato in netta contro tendenza rispetto a tutti quelli che indicano crisi… – e che siamo impegnati in “ben altre” illecite attività da contrastare, ma resta difficile comprendere perché nel nostro paese debba essere tollerato ogni reato di furto. Più di un perdonismo docile ed ebete, cartina di tornasole di una imbecillità codarda diffusasi in sostituzione del senso critico, mi pare sintomo di una deriva che parte dall’alto. Ok, battuta facile, lo so, con la solita allusione alla politica e a tutti i mangiafranchi che da quella ricevono foraggio o alibi per foraggiarsi da sé. Ma la direzione, un Paese la riceve dalla sua guida e se al comando si accettano deroghe, va da sé che a cascata tutti gli altri derogano. E siamo alla doppia morale di cui parlava Falcone.

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Di Elettra e dell’equilibrio mancato

Non so cosa abbiano visto in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione delle rappresentazioni classiche del tetro gracido Siracusa. L’Elettra che rovisto io il 6 giugno, di sicuro lascia perplessi. Sembra inizialmente imponente la scenografia di Alessandro Camera, ma le scelte registiche la rendono in sostanza un cumulo pietroso estraneo alla scena, se non per il ruolo, forse, di simbolico senso di colpa che sovrasta la dimora degli Atridi. Via via che entrano gli attori si apprezzano i costumi di Andrea Viotti che tuttavia non possiedono il merito di restare incisi nella memoria per l’originalità e la “giustezza” rispetto alla scelta teatrale.

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Perché sono giovani, bravi non importa…

Oggi incontro Silvia, una ragazza brava e intelligente, preparata e scrupolosa, una di quelle che è un piacere sapere che esistono. Ingegnere. Poco tempo fa ha lasciato un bel lavoro presso una ditta vinicola siciliana, una famosa. Faceva un lavoro molto specializzato, ma la pagavano poco perché è giovane (che pesa di più dell’essere bravi), la trattenevano sempre per un tempo maggiore del dovuto perché è giovane (che pesa di più dell’essere bravi).

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Il mood della cronaca nera e l’addestramento dei giovani

Vi assicuro che non è normale, che noi italiani non siamo normali. Potete fare anche voi la prova.  A me capita spesso e la sensazione è di autentico scandalo. Provate a passare qualche giorno all’estero, dove non dovrete seguire le notizie della cronaca di casa, anzi state proprio lontani dalle news, anche quelle in inglese che si trovano in tutto il mondo e qualcosa dall’Italia la riportano sempre. Potete invece seguire il TG locale, quello del paese in cui vi trovate, se la lingua vi soccorre. E poi, infine, rientrate in Italia, accendete la tele e ascoltate il TG.

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