Palermo fucsia

Il sindaco Orlando ospita a Palermo il gay pride. Afferma orgogliosamente di essere il primo cittadino di una città che egli considera “capitale dei diritti umani”. La notizia non può che fare piacere in senso etico e civile, ma suscita perplessità sul piano banale dell’umana e quotidiana esistenza. Da cittadino di una delle mille periferie di Palermo provo una certa invidia per questo fervore corale, dato che in queste lande, di diritti quasi non se ne vedono. Non c’è quello all’igiene, né quello alla serenità, né quello all’efficienza, né quello alla civile convivenza, né quello alla libertà di movimento posto che ciascuno deve spendere molte ore prigioniero di un traffico stupido, rabbioso. Chissà se si troveranno anche l’energia e l’entusiasmo, così enfatizzati per il corteo fucsia, per restituire a questa città un po’ del decoro che la distinse ai primi dell’ormai distante inizio del Novecento.

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