Agli amici cari dell’infanzia

Agli amici cari dell’infanzia con cui, in quest’epoca, ci rivediamo intorno al dolore della perdita di qualcuno dei nostri genitori.
Il dolore è prova. Fosse diversamente, Cristo non avrebbe abbracciato la Croce come La Via. E questo non significa, come erroneamente talvolta creduto, che la vita sia dolore. Ne è la prova, prova di vita insomma, prova che essa, la vita, è.
Banalmente, la prova del dolore fisico segnala, nel dubbio, il permanere della vita biologica. Così vita e dolore sono legati indissolubilmente. E il dolore che proviamo quando perdiamo qualcuno che amiamo è la prova che quel qualcuno ancora vive, nel nostro dolore appunto ed in esso insiste la forza della sua vita, che invece scompare nella dimenticanza che è, infatti, assenza di dolore.
Della vita, dunque, il dolore è la prova necessaria e ineluttabile. Poiché la vita com-prende il dolore, lo tiene in sé, inverando se stessa per il suo tramite.

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