Tagliare posti di lavoro per contenere i costi della politica? No, grazie

Tempo di crisi, persino i politici studiano forme di contenimento dei costi della politica. Naturalmente tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare della burocrazia. Lo Stato, infatti, si accinge a dimezzare il numero dei consiglieri dei comuni medi e piccoli. La Regione Sicilia dovrà recepire con legge propria e così la burocrazia…
Intanto fioccano le idee, idee da politici che dietro l’alibi del bene comune si associano e si battono per l’interesse privato, privatissimo anzi. Ed ecco l’idea che la classe politica siciliana sta studiando per aggirare i paletti della norma nazionale. Governo e ANCI (associazione dei Comuni) stanno pensando di lasciare immutata la situazione “politica”, ovvero di non toccare le poltrone di consiglieri e sindaci. Per ottenere però un necessario risparmio, toglieranno posti di lavoro tra i segretari comunali e i servizi amministrativi in generale. L’idea è cioè quella di mantenere consigli affollati anche laddove quattro case sono sufficienti a far cominciare la carriera politica a sindaci e consiglieri nominati o avvallati dai partiti. I servizi che invece hanno ricaduta sulla qualità della vita pubblica, i servizi amministrativi del comune, verranno accorpati tra centri viciniori. Insomma, un solo segretario comunale per una costellazione di paesini e figure amministrative in condominio per l’espletamento dei servizi essenziali. Così, di conseguenza, per i cittadini i costi di accesso al servizio lieviteranno per via del costo della benzina necessaria per recarsi in auto (e non più a piedi) al comune del paese vicino titolare, dopo la “razionalizzazione”, di uno dei servizi pubblici.
La ragione c’è. Pare che in tal modo si incentivi l’indotto del micro turismo locale, nuovo versante di sviluppo della fiorente economia nazionale… Così, al turismo congressuale, a quello religioso, etc., si aggiungerà il turismo amministrativo, una forma utile a creare nuove relazioni tra gruppi parentali di paesi vicini con miglioramento del clima nazionale improntato a benessere, serenità e fiducia nel futuro.
E io che avevo pensato che tagliare posti ai politici locali – che un lavoro lo devono avere già prima di sedersi su una sedia pagata con pubblico denaro – era un modo per contenere i costi della politica risparmiando sulle spalle dei politici. Grazie alle specificità dello Statuto siciliano della Regione Sicilia… e alla brillante genialità dei suoi odierni rappresentanti, ora i costi della politica saranno contenuti ma grazie ad interventi che ricadranno sui posti di lavoro della gente comune. E poi c’è chi grida al disfattismo e alla disperazione. Che motivo c’è?

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