La nuova formazione…

Da mesi si trascina la querelle tra gli enti di formazione professionale e la Regione Sicilia. Dopo il solito canovaccio di scioperi, sit-in, aggressioni, dichiarazioni e smentite, tavole rotonde e comunicati stampa, ora si è aperta la stagione della caccia… al ladro. Quello che in tanti hanno già appurato e denunciato, adesso è scritto sui verbali dell’Ispettorato del Lavoro e, per restare nell’ambito della metafora venatoria, adesso sono volatili per diabetici. In pieno contrasto con quanto disposto da una legge specifica del 2008, gli enti di formazione hanno infatti assunto altro personale non altrimenti reperibile né entro l’organico del proprio ente, né presso i concorrenti. Inutile chiedersi perché.


Gli enti che avevano vinto il cosiddetto “Avviso 1”, avevano, tra gli altri, il compito fare formazione per i lavoratori in cassa integrazione. Avevano, inoltre, essi stessi alcuni dipendenti in cassa integrazione. Eppure, in piena ma inavvertita contraddizione, assumevano nuovi esperti in discipline evidentemente insondabili e sconosciute. Comprensibile allora che talvolta fossero profumatamente pagati.
Adesso qualcuno ci vuole vedere chiaro (chissà perché, verrebbe da chiedersi data l’inusuale esigenza). Si avvia quindi la fase del contraddittorio durante la quale gli enti proveranno a spiegare quel che a tutti sfugge. Nel frattempo, tratteniamo come suggerimento metodologico per i futuri corsi di formazione, questo schema: dal contrasto al contraddittorio passando illesi dalla contraddizione. Magari dalle ceneri della vecchia formazione, nascerà la nuova…

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