La casta: una nuova normalità

Era da molto tempo che non provavo una sensazione come quella di ieri, durante il volo Roma-Palermo. In mezzo a tutti noi passeggeri c’era una folta squadra di senatori, deputati e altri personaggi della politica italiana. È stato bello vedere l’elegante presidente della Camera dei Deputati muoversi sorridente verso il suo posto, senza nessuna zona riservata, senza farci attendere per sue esigenze e vederla scendere dall’aereo con la stessa normalità di tutti noi.


È stato belle vedere l’ex presidente del Senato salire con tutti noi e procedere verso il suo posto senza il consueto drappello di una decina di agenti. È stato divertente vedere un “onorevole” sotto inchiesta scattare in piedi come gli altri al primo tocco  della pista di atterraggio, come son soliti fare i palermitani e i turchi – l’ho constatato la scorsa settimana – nella frenesia di recuperare un bagaglio che non corre alcun rischio di furto e vederlo poi costretto nella mischia dei tanti che si trovano ad attendere intruppati il lento defluire verso l’uscita. Soprattutto, è stato bello vedere nei loro volti espressioni di ritrovata normalità, seppure forzata dagli eventi, abdicata ogni arrogante prosopopea che imponeva per status symbol di fare la faccia da persone importanti.
Se siamo già riusciti a far scendere dal pulpito la casta, dico che siamo già a metà dell’opera. Adesso, credo, possiamo davvero farcela!

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