L’ultima volta che qualcuno delle istituzioni ha (parlato e) costituito un comitato di saggi, è stata quando Berlinguer (l’altro…) ha messo insieme un gruppetto di grandi pensatori per riformare la scuola che, come si sa, dal ’68 in poi è stata solo sfasciata e rattoppata. Ne venne fuori un documento che in sintesi suggeriva: i programmi scolastici devono insegnare essenzialmente ai giovani dell’epoca moderna a leggere, scrivere, orientarsi nel tempo e nello spazio e far di conto. Ci risiamo. Per uscire dallo stallo istituzionale, Napolitano riunisce un altro comitato di saggi che, presi uno per uno, sono altrettanto bravi e importanti come i predecessori di cui si diceva. Ma se anche stavolta se ne uscissero con un suggerimento del tipo: il Governo deve governare, fare le riforme e offrire un esempio di concreta onestà e moralità alla Nazione? Intanto che aspettiamo i risultati, affidiamoci al buon Ten, il saggio che quelli della mia età hanno conosciuto ai tempi di Fumetti in TV: