Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Agli stipendi dei politici, ai benefit dei parlamentari e all’estensione per i loro parenti
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle pensioni d’oro di chi dovrebbe dare l’esempio
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al cumulo di pensioni consentito a chi ha ridotto l’Italia in crisi
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle spese ordinate dai tribunali per i veicoli sequestrati e ospiti di parcheggi privati
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Agli introiti che lo Stato non incassa dal demanio marittimo in mano alle lobby locali
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Agli stipendi di commessi, barbieri e camerieri parlamentari con licenza media
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai soldi buttati con l’immondizia che non sappiamo gestire lasciando i guadagni alle lobby mafiose
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai guadagni perduti che invece fanno gli altri con la nostra immondizia e col riciclo degli scarti
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al denaro per l’accoglienza profughi che foraggia delinquenza italiana e africana
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle spese di rappresentanza di ministeri, ministeriali, uffici ed enti para statali
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al costo degli enti inutili che danno titoli e poltrone al sottobosco politico
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al costo degli appalti pubblici che in Italia è triplo rispetto al resto del mondo
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al mancato introito per i beni dello Stato affittati ad amici e amici degli amici
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al giro di affari della delinquenza che lo Stato non estirpa
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle spese sostenute all’estero per cooperazioni di cui non si sa nulla
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle spese per salvare ditte in fallimento che però i guadagni li davano ai soci
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alla retribuzione dei capitani di impresa che fanno chiudere le imprese
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi dei privilegi delle categorie protette
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi delle continue emergenze perché lo Stato non vigila e non controlla
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi delle pensioni che la fuga dei giovani rende insostenibili
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Agli introiti che lo Stato non incassa perché espelle i giovani
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Al denaro che perde per i danni strutturali alle reti idriche e fognarie
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alla montagna di denaro che non torna mai indietro perché rubata dalla corruzione, mai veramente punita
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alla montagna di denaro nascosta all’estero per una politica fiscale assassina
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Agli enormi guadagni perduti per non sapere organizzare l’offerta turistica
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Agli immensi guadagni perduti per non sapere organizzare l’offerta culturale
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai patrimoni immensi regalati alle banche che desertificano invece di sostenere
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle montagne di denaro perdute dalle banche per affari opachi coperti poi dal debito pubblico
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle vicende di Alitalia, triste esempio di impresa all’italiana
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai guadagni perduti per le lobby dei tribunali addetti alla curatela fallimentare
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai patrimoni perduti per le lobby dei tribunali addetti alla gestione dei beni sequestrati alla mafia
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Alle retribuzioni dei dirigenti sindacali e al patrimonio dei sindacati
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi inutili e irritanti della burocrazia
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi degli status symbol come le auto blu
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi occulti dell’iniziativa personale dei ministri, sottosegretari, direttori ministeriali e presidenti degli enti para statali
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Che non sono i soldi che mancano ma la voglia di usarli per il bene comune
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi della formazione professionale al confronto con i suoi risultati
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Ai costi infiniti di una legislazione sbilanciata a favore del garantismo individuale e a danno del bene comune
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Che serve una nuova etica delle retribuzioni, delle spese, della programmazione di spesa
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Che è tempo di pensare a forme di redistribuzione della ricchezza che riequilibrino le differenze sociali
Quando sento che l’Italia è in crisi, penso
Che occorre equità perché l’uguaglianza ha fottuto tutti noi.